Rum Bianco: di cosa parliamo?
Il rum bianco è un rum incolore, cioè come si presenta alla fine della fase della distillazione. Per essere definito rum bianco il suo aspetto dev’essere trasparente o solo leggermente opaco. Trattandosi di un prodotto non ancora invecchiato, il distillato bianco di succo o di melassa di canna da zucchero non invecchiato non può ancora chiamarsi propriamente “rum bianco”, ma acquavite di canna da zucchero.
Per essere definito rum bianco il distillato dovrà obbligatoriamente passare un periodo di invecchiamento, che potrà non alterarne il colore, come nel caso dei rum bianchi invecchiati in serbatoi di acciaio inox, oppure renderlo più scuro, quando l’invecchiamento avviene in botti di legno. Sarà quindi necessario in quest’ultima fattispecie filtrare il rum al fine di riportarlo allo stato di rum bianco.
Solitamente la tipologia dei rum bianchi viene considerata erroneamente una categoria di rum minori, in quanto meno aromatici per il loro scarso invecchiamento, ma esistono distillati che sfatano questo luogo comune, come alcuni rum bianchi di denominazione di origine controllata (AOC) della Martinica, invecchiati a lungo in acciaio inox, oppure rum invecchiati in botti di legno e poi filtrati, come ad esempio il Bacardi Carta Bianca, oppure il rum Diplomatico Planas che vanta un invecchiamento in botti di legno di addirittura sei anni. Nell’immaginario comune il rum bianco è comunque associato al mondo dei cocktail, molti dei quali sono stati concepiti con rum bianchi giovani, ideali per essere abbinati a ghiaccio, succhi, sciroppi e zucchero.
Rum chiaro
Con il termine rum chiaro, intendiamo sempre lo stesso distillato di canna da zucchero conosciuto anche come rum bianco. Le isole Caraibiche sono considerate da tutti come il maggiore produttore di questo distillato, anche se ad oggi, si produce in molte parti del mondo .
Rum bianco è anche conosciuto come rum “leggero”. Leggero di corpo e di colore. Anche questo rum, è prodotto dal succo di canna da zucchero o melassa, ma è caratterizzato da un tempo di distillazione molto corto. A differenza dei rum scuri, che sono maturati in botti di rovere, il rum bianco è addolcito in botti di rovere nuove non trattate o serbatoi di acciaio inox per un anno. Proprio per questa tipologia di invecchiamento il distillato non assimila nessun colore e rimane chiaro.
Rum bianco Bacardi
Quando chiediamo un rum bianco per cocktail, la risposta non può che essere Bacardi Carta Bianca. Si tratta del rum bianco più famoso al mondo, proprio perché molti cocktail sono stati creati utilizzandolo, tra di essi il Mojito, il Daiquiri e quello che porta il nome della distilleria e cioè il Bacardi Cocktail. Quando Don Facundo Bacarsi decise di rivoluzionare il mondo del rum e di creare un distillato capace di distinguersi da quelli presenti sul mercato, decise che il rum doveva avere un colore diverso dall’ambrato che contraddistingue gli altri rum, quindi doveva essere un rum bianco, trasparente.
D’altro canto, per rendere il sapore del rum più leggero, meno aggressivo, era necessario farlo invecchiare per almeno un anno in botti di quercia e quindi aveva la necessità di riportarlo al colore d’origine. Per questo sperimentò una filtrazione con un carbone ottenuto dalla combinazione di legni tropicali e gusci di noci di cocco. Ancora oggi questa filtrazione costituisce uno dei segreti che ha portato questo rum leggero di origine cubana ad essere il rum bianco più venduto al mondo e soprattutto per chi proviene dal mondo dei cocktail e della mixology il Bacardi bianco è sempre un compagno inseparabile.
Rum bianco Cubano
Il rum bianco cubano è solitamente associato a un rum economico e non particolarmente aromatico, da utilizzare nella composizione dei cocktail al rum. Anche se molti intendono per rum bianco cubano, un rum prodotto dalla Bacardi o da Havana Club, se vogliamo parlare di un rum bianco cubano al 100% possiamo riferirci solamente all’Havana Club, che continua a produrre il suo Havana club 3 anos bianco ancora a Cuba, mentre Bacardi, dai tempi della rivoluzione di Fidel Castro ha abbandonato l’isola spostando gli stabilimenti a Portorico.
Il Bacardi rimane comunque il rum bianco cubano per eccellenza, essendo stato concepito e sviluppato proprio a Santiago de Cuba cioè dove Don Facundo Bacardi, originario della Spagna decise di fondare l’omonima distilleria. Proprio a Cuba iniziò le sperimentazioni nel 1862 che durarono per ben dieci anni al fine di creare un rum bianco cubano dal sapore inconfondibile: infatti oltre alla filtrazione per ottenere un rum bianco invecchiato, tra i segreti di Bacardi, ci sono un ceppo di lieviti selezionati a Cuba (levadura Bacardi) perfetti per creare l’aroma tipico del suo rum e la distillazione in due fasi per creare un blend di rum. Con questa serie di novità introdotte alla fine dell’800 il rum Bacardi è diventato il caposcuola di quello che nel mondo è conosciuto come rum bianco cubano.
Rum bianchi: la scuola dei rhum bianchi della giamaica
I rum bianchi giamaicani sono tra i rum bianchi per la preparazione dei cocktail più noti nel mondo anglosassone. Sono rum più ricchi di “esteri” rispetto ad esempio ai rum bianchi di altri paesi e quindi hanno un sapore più deciso, ideale per cocktail nei quali la componente del rum sia predominante. Il successo di questi rum bianchi spesso “Overproof” (con gradazione superiore ai 50°) è abbastanza recente, visto che fino a pochi anni fa i rum bianchi erano bevuti solamente dai lavoratori dell’isola, spesso allungati con acqua (mai con ghiaccio) o addirittura con il latte. Si tratta di rum bianchi definiti “heavy” perché difficili da bere lisci, proprio per la ricchezza aromatica che deriva dalla tipologia di distillazione e alle lunghe fermentazioni, che avvengono per molti giorni.
In molti casi questi rum bianchi overproof hanno note olfattive e al palato che potrebbero stupire chi è abituato ai rum bianchi di scuola spagnola, come il rum di Cuba, del Venezuela, e di tanti altri rum dei Caraibi. Infatti non è inconsueto durante la degustazione di rum bianchi giamaicani percepire al naso e al palato sentori salmastri, oppure note legate a capperi, cipolle, olive verdi, fumo, gomma, insomma sapori odori e sapori del tutto inconsueti per chi non ha mai avuto a che fare con questa tipologia di rum bianchi. Marchi come Wray & Nephew, Rum Fire e Rum-Bar, sono poco noti ai più, ma sono rum bianchi che meritano di essere assaggiati, anche se con cautela, visto la gradazione alcolica attorno ai 60°: più semplice in un tiki cocktail come il Mai Tai.
Rum bianco agricolo
Il rum bianco agricolo della Martinica è quello che ha ridefinito il concetto di rum bianco nel mondo del rum. Si tratta in questo caso di un rum di succo di canna da zucchero e non di melassa (che costituisce un sottoprodotto della lavorazione dello zucchero) e quindi di un distillato che già in origine ha caratteristiche superiori. Nella distillazione del rum bianco agricolo della Martinica che è soggetto al disciplinare della AOC (La denominazione di origine controllata francese), le canne da zucchero selezionate devono provenire da un’area delimitata di soli 23 comuni e ne viene anche limitata la resa per ettaro. Altri limiti sono posti alla quantità di irrigazione, all’uso di diserbanti e al periodo di raccolta.
Per quanto riguarda il succo fresco di canna da zucchero che darà origine al rum agricolo bianco della Martinica, viene normata la lavorazione della canna, che potrà essere esclusivamente pigiata o pressata senza che vi siano aggiunte di melassa o di sciroppo di canna. Altre norme riguardano le modalità di fermentazione, distillazione, la tipologia di colonna di distillazione, il titolo alcolometrico. In questo caso siamo di fronte a un rum bianco agricolo “certificato”, un rum bianco del quale è possibile tracciare tutto il percorso produttivo, che va dalla coltivazione della canna da zucchero all’invecchiamento del distillato da compiersi esclusivamente sull’isola per essere definito “Rum agricolo bianco della Martinica”.
Al termine della distillazione, i rum con l’etichetta di origine controllata “Rum agricolo bianco della Martinica” possono far parte di due categorie: verranno denominati rum agricoli bianchi della Martinica invecchiati in legno quelli che per un massimo di tre mesi saranno ospitati in botti di rovere o quercia mentre quelli invecchiati per un minimo di tre mesi in acciaio inox saranno semplicemente rum agricoli bianchi della Martinica. Nel caso di questi rum agricoli bianchi invecchiati in acciaio inox, la durata dell’affinamento può raggiungere diversi anni.
Cocktail a base di rum bianco
Il rum bianco è la tipologia di rum al mondo più usata nei cocktail e il loro utilizzo viene richiamato dall’Associazione internazionale dei bartender (IBA) nelle ricette ufficiali. In qualche caso si fa riferimento anche a tipologie specifiche di rum bianco per cocktail, come rum bianco cubano, rum bianco Bacardi, oppure si indica semplicemente un “rum chiaro”.
Di seguito l’elenco dei cocktail IBA che richiedono l’utilizzo del rum bianco:
Bacardi Cocktail – 4.5 centilitri Bacardi Rum bianco.
Between The Sheets Cocktail – 3 centilitri Rum bianco
Daiquiri cocktail – 4.5 centilitri rum bianco
Mary Pickford Cocktail – 6 centilitri Rum bianco.
Cuba Libre Cocktail – 5 centilitri Rum bianco
Hemingway Special Cocktail – 6 centilitri Rum chiaro
Long Island Iced Tea Cocktail – 1.5 centilitri Rum bianco
Mai-Tai Cocktail – 4 centilitri Rum bianco
Mojito Cocktail – 4 centilitri Rum bianco Cubano
Pina Colada Cocktail – 3 centilitri Rum bianco
Yellow Bird Cocktail – 3 centilitri Rum bianco
Esistono poi cocktail a base di rum bianco che pur essendo locali, si stanno facendo largo anche nei bar più prestigiosi. Solitamente sono cocktail a base di rum bianco di forte gradazione, che vengono abbinati a pochi semplici elementi per essere più facilmente consumati nel corso della giornata. E’ il caso del ormai famoso
T-Punch, che è un cocktail a base di rum bianco agricolo della Martinica e delle Guadalupe, che ha un uso quotidiano sulle isole caraibiche, ma che molti turisti hanno apprezzato e poi visto riproposto in patria. In questo caso gli ingredienti per il cocktail sono un rum agricolo locale da versare sopra del ghiaccio, dello sciroppo di zucchero di canna e uno spicchio della versione locale di lime da spremere, le citron vert.
La combinazione e le quantità sono a discrezione di chi prepara questo cocktail a base di rum bianco agricolo: dipenderà da che grado alcolico, di acidità e di dolcezza si vuole ottenere, spesse volte legato anche all’orario, visto che si tratta di un cocktail che si può bere in ogni momento della giornata. Nel caso si utilizzino rum agricoli bianchi Arrangè, cioè con frutta tropicale, il T-punch avrà un gusto più dolce.
Prezzo rum bianco
Il rum bianco, che una volta era solo sinonimo di rum bianco Bacardi, sta conoscendo una grande fortuna sul mercato ed esistono una moltitudine di rum bianchi di prezzo variabile. Si va dai rum bianchi di scuola cubana, di prezzo abbordabile, passando per quelli di scuola venezuelana come il Diplomatico di prezzo leggermente superiore, fino ad arrivare ai rum bianchi agricoli, che spesso hanno prezzi decisamente superiori. Per stabilire quale prezzo siamo disposti a spendere per il rum bianco che andremo ad acquistare è decisivo l’utilizzo che ne faremo.
Per un Cuba libre noi consigliamo un rum bianco con un rapporto qualità prezzo imbattibile come il Bacardi, per cocktail a base di rum bianchi più eleganti (come il Daiquiri) potremmo anche crescere come fascia di prezzo scegliendo il Ron Diplomatico. Infine per un rum bianco da degustazione bisognerebbe rivolgersi ai rum bianchi agricoli, sicuramente più costosi ma di qualità superiore. Esistono vari shop web dove acquistare il rum bianco al miglior prezzo, ma noi ti consigliamo di farlo su Amazon. Spedizione rapida, garantita e soprattutto non rischierai mai di perdere il tuo denaro. I pagamenti sono sempre assicurati e se ti registri ad Amazon Prime, potrai ricevere direttamente a casa tua questi rum al miglior prezzo del web e soprattutto senza inutili costi di spedizione.