Rum Giamaicano
Tradizione vuole che il rum venga degustato liscio, ma c’è chi adora berlo con ghiaccio, o utilizzarlo per preparare fantastici cocktail. Qualunque sia la scelta, quello che non varia, è che il rum, ha ormai conquistato tutto il mondo. A partire da una imprecisata zona “Indo-cinese”, dove si narra, che sia stato prodotto una prima bevanda fermentata simile al rum, oggi, conosciamo sappiamo che questo “nettare” proviene dai Caraibi. In un documento del 1651, appare per la prima volta una citazione riferita ad una bibita alcolica definita “l’ammazza diavolo”, un terribile ed infernale distillato. I giamaicani hanno da subito intravisto le potenzialità di questo potente alcolico e ne hanno perfezionato la distillazione fino ad arrivare a produrre bevande che ancora tutt’oggi vantano molti riconoscimenti.
La produzione del rum giamaicano è successiva solamente di pochi anni a quella che per prima si era sviluppata alle Barbados e quindi la storia del rum giamaicano è una delle più antiche e affascinanti. Dalla nascita delle prime distillerie, (la data di fondazione della distilleria Appleton risale addirittura al 1749) la storia del rum giamaicano racconta di un distillato che in origine era bevuto dagli schiavi che lavoravano le piantagioni, fino ad arrivare ai nostri giorni e al crescente successo internazionale del distillato. Uno dei migliori rum è infatti il rum giamaicano, che secondo molte persone detiene il primato di rum migliore del mondo!
Il gusto del rum della Giamaica è dato dalla canna da zucchero, che in Giamaica, incontra un clima favorevole e dona al prodotto un gusto del tutto unico. Oltre alla materia prima, esistono altre caratteristiche uniche del rum giamaicano, che vanno ricercate nelle tecniche di lavorazione tradizionali che si sono tramandate all’interno delle aziende, spesso capitanate per secoli dalle stesse famiglie che le fondarono. Il rum giamaicano è ancora testimone, nelle sue migliori espressioni, di come venivano fatti i primi rum di scuola inglese e per molti versi si può dire che il rum giamaicano è tra i più fedeli al concetto di rum delle origini. Il crescente interesse mondiale verso i prodotti artigianali e aderenti alle antiche tecniche di produzione, ha recentemente portato alla ribalta il rum giamaicano decretandone il successo anche al di fuori del mondo della mixology, che già utilizzava ad inizio ‘900 il rum giamaicano per cocktail come lo Zombie. Ad oggi il rum giamaicano è esportato in ben 70 diversi paesi del mondo.
Rum Jamaicano
Il rum jamaicano è ormai conosciuto in tutto il mondo per marchi di rum storici come Rum Hampden e Rum Appleton, fondati addirittura più di 250 anni fa. In quegli anni, parliamo della metà del ‘700, erano presenti centinaia di distillerie di rum jamaicano associate alle piantagioni di canna che producevano ed esportavano in tutto il mondo lo zucchero. Il rum jamaicano invece, prodotto dalla melassa cioè da un residuo della lavorazione della canna da zucchero, veniva consumato solo localmente oppure dai marinai della Royal Navy per la razione quotidiana (il Tot) che veniva distribuita dalla marina militarre britannica.
Con l’introduzione sul mercato dello zucchero di barbabietola e con l’abolizione della schiavitù, lo zucchero di canna divenne sempre meno conveniente. Così gli zuccherifici e di conseguenza i produttori di rum jamaicano calarono drasticamente, ma continuarono a produrre – soprattutto per il mercato locale – rum ad alta gradazione. Proprio per la loro alta gradazione il rum jamaicano veniva anche in piccola parte esportato per essere miscelato e imbottigliato con distillati di più scarsa qualità. Anche attualmente si può fare una distinzione tra rum jamaicano per uso locale e rum jamaicano per il mercato estero: mentre il tipo di rum jamaicano più venduto nel paese è bianco, non invecchiato, overproof, con una gradazione alcolica compresa tra i 60% e i 65%, quello più veduto all’estero – soprattutto nei paesi anglofoni – è scuro e di minore gradazione alcolica.
Rum Giamaica
Esistono molte tipologie che possono essere definite rum Giamaica. Si va quello di uso quotidiano sull’isola, che come detto è un rum Giamaica bianco non invecchiato, da bere con ghiaccio o in un tipico Ting & Wray (cocktail popolare sull’isola costituito da una soda agrumata e dal famoso rum Wray & Nephew Overproof) ai rum invecchiati e più complessi, i famosi “rum heavy” per i quali il rum della Giamaica è diventato famoso. La definizione di “Heavy” per il rum della Giamaica deriva dal metodo di distillazione, che essendo effettuata a basse temperature, produce rum carichi di esteri, cioè di particelle che gli donano aromi e sapori forti, quasi pungenti.
Molti dei rum Giamaica, compreso il famoso Rum Hampden quello che meglio rappresenta la vera anima di questi tipi di rum, riportano in etichetta oltre all’impianto di distillazione anche il contenuto di esteri, come indicatore dell’intensità del sapore. Se per lunghi anni il mercato ha premiato il rum Giamaica, attualmente sembra molto più orientato verso i rum definiti “light” come quelli di scuola spagnola. Il rum Giamaica si sta ritagliando però un mercato di clienti attenti alle metodologie produttive e all’autenticità dei prodotti. Rimane il fatto che assaggiare un vero rum Giamaica significa fare un’esperienza sensoriale unica, non paragonabile con i rum comunemente presenti sul mercato, molto più facili al palato, ma meno affascinanti.
Rum Jamaica
Anche il rum della Jamaica come il ruhm A.O.C. Agricole della Martinica o il Ron D.O.C. del Venezuela si è dotato di un disciplinare che serve a definire le caratteristiche comuni dei distillati. Nel caso di rum Jamaica, non parliamo però di una denominazione di origine controllata, ma di indicazione geografica. Il disciplinare di Rum Jamaica lascia spazio a diversi tipi di materia prima, che può essere costituita da melassa, ma anche da succo di canna, sciroppo o una combinazione di queste materie prime per la distillazione, mentre definisce in modo preciso quale dev’essere l’area di produzione, l’acqua utilizzata nel processo di fermentazione e distillazione e il tipo di alambicchi da utilizzare, certificando inoltre l’invecchiamento dei rum prodotti. Il rum Jamaica dev’essere prodotto nel territorio dei bacini idrici calcarei di Aquifer, la cui acqua filtrata inoltre potrà essere la sola utilizzabile per tutte le fasi di produzioni di rum.
Il rum Jamaica dovrà essere distillato con alambicchi composti nella interezza di rame. Tutti i rum Jamaica dovranno essere esaminati in modo analitico e sensoriali dal Comitato Tecnico Jamaica Rum and Spirits Traders Association che rilascerà annualmente un certificato di approvazione. Al termine della distillazione, i rum che reclamano l’indicazione geografica “Jamaica Rum” dovrebbero rientrare in una delle seguenti categorie: i rum Jamaica “non invecchiati” non richiedono invecchiamento; i rum Jamaica “invecchiati” vengono invecchiati in piccole botti di legno di rovere e immagazzinati sotto la supervisione dell’ufficio accise giamaicano. Il rum dovrà essere incolore tranne quando il colore è derivato dal legno di quercia durante la maturazione o dal caramello prodotto dagli zuccheri di canna. Infine, l’età minima di questi rum Jamaica deve essere certificata dal Jamaican Excise Officer.
Perché il rum giamaicano è così buono
Dipende tutto dalla lavorazione e dagli ingredienti ovviamente; la Giamaica sfrutta ancora un particolare metodo del 17° secolo che si base sulla fermentazione della melassa nei “puncheon”, enormi botti, e del successivo passaggio di distillazione in alambicchi “pot stills”. Questo tipo di lavorazione rende il rum giamaicano corposo e unico nel suo genere e l’assenza di zuccheri, che legalmente in Giamaica non possono essere aggiunti al rum, ci fa capire come il gusto che ne deriva, sia totalmente naturale.
Un’altra particolare funzione la ricopre l’acqua utilizzata, questa è infatti carica di una tipologia di calcare che troviamo nelle rocce dell’isola, ricche di minerali. Questi fattori unici, uniti all’utilizzo di lievito naturale e al processo di invecchiamento, in botti di rovere, danno vita ad una bevanda eccezionale che si distingue dagli altri rum. Gli aromi che vengono sprigionati dai migliori rum giamaicani (legno, fumo, gomma, spezie, melassa e caramello) vi faranno perdere la testa per questa meraviglia alcolica.
Degustare un rum giamaicano
Si dice che i veri intenditori degustino dell’ottimo rum a secco per sentirne bene aromi e sapori. Il rum giamaicano mette d’accordo tutti grazie alla sua naturale dolcezza e al ricco sapore adatto sia alla degustazione solitaria e sia all’utilizzo nella creazione di meravigliosi cocktail.
Il rum, una volta imbottigliato non invecchia più, ma potrebbe modificarsi e perdere alcune caratteristiche, per questo motivo, il rum giamaicano, am anche il rum in generale, dovrebbe sempre essere conservato al buio e lontano dalla luce del sole in un luogo possibilmente asciutto che non superi i 20 gradi.